In occasione dei 90 anni dall’apertura del fronte meridionale della Prima guerra mondiale il Museo storico-culturale della provincia di Bolzano Castel Tirolo ha proposto una mostra di cimeli ed oggetti provenienti da tutto il mondo, che testimoniano la vita quotidiana e lo sviluppo della letteratura e dell’arte durante la Grande Guerra.
Temi centrali sono la Grande Guerra nell’espressione degli artisti e scrittori del tempo e le sue ripercussioni sulla vita della popolazione civile. Tra gli oggetti esposti spiccano le prime edizioni autografate di Hemingway, Jünger, D’Annunzio e Apollinaire, dipinti di Otto Dix e Oskar Kokoschka.
La mostra, suddivisa in tre sezioni, è stata organizzata in collaborazione con il Brenner-Archiv dell’università di Innsbruck, il Museo Civico di Merano e l’artista Markus Vallazza. Il titolo “Aquile funeste” è ispirato ad una poesia dello scrittore austriaco Georg Trakl, morto suicida nel novembre del 1914 dopo la battaglia di Grodek. Nella prima sezione della mostra i libri e i manoscritti, i dipinti e le opere grafiche esposti hanno offerto un panorama sull’arte e la letteratura prima, durante e dopo la guerra: si tratta di 300 scrittori e artisti, uomini e donne, coinvolti in vari modi nel conflitto. La Grande Guerra ha infatti generato i punti di vista più divergenti che in alcuni casi sono anche cambiati durante il conflitto. La seconda sezione era costituita dall’interpretazione artistica di Markus Vallazza del dramma “Gli ultimi giorni dell’umanità” di Karl Kraus. Lo scrittore austriaco nei suoi scritti condannava apertamente la guerra, i giornalisti e i letterati che la sostenevano. Nella terza sezione della mostra è stata documentata la difficoltosa vita quotidiana della popolazione civile sul “fronte interno”. Sia l’entusiasmo iniziale per la guerra che la disillusione successiva, fino alla catastrofe finale, sono stati evocati in maniera toccante dalle immagini del fotografo meranese Albert Ellmenreich, per la maggior parte inedite. Esposti anche lettere e articoli di giornali dell’epoca e un pezzo di pane degli anni della Grande Guerra.
Accanto al catalogo della mostra, Castel Tirolo ha pubblicato anche un giornale di guerra con resoconti della situazione politica, economica e culturale negli anni del conflitto.