Lettera d’indulgenza per la chiesa parrocchiale dell’Assunzione, Lana di Sotto
Lettera d’indulgenza, Avignone, 4 novembre 1332
Questo esemplare particolarmente elaborato di una lettera d’indulgenza fu realizzato ad Avignone ai tempi dell’esilio papale. La penuria finanziaria dei pontefici li indusse a ricorrere a metodi che promettevano la remissione di alcune pene nell’aldilà per i peccati commessi qui sulla terra, in cambio di offerte in denaro per finanziare la costruzione o la decorazione di edifici religiosi. Il 4 novembre del 1332, papa Giovanni XXII concesse ad esempio con questa lettera alla chiesa parrocchiale dell’Assunzione della Vergine Maria, a Lana di sotto, un’indulgenza per 100 giorni di remissione dei peccati. La decorazione della lettera d’indulgenza allude ai patroni della parrocchia di Lana. I fedeli potevano ottenere un’indulgenza se si recavano in chiesa per le celebrazioni solenni dell’anno ecclesiastico e nei giorni consacrati a determinati santi. Probabilmente questa lettera veniva presentata ai fedeli che affluivano nelle suddette festività, per suscitare la loro attenzione. La lettera reca il sigillo di ben dieci cardinali.
Giovanni XXII era considerato un eccellente organizzatore, fautore di una visione mercantilista della Chiesa; difese con veemenza la ricchezza della Curia contro gli ideali di povertà dei francescani. A proposito del Purgatorio, riteneva che prima del Giudizio Universale, che avrebbe avuto luogo alla fine dei giorni, il defunto fosse ammesso alla visione del solo Cristo, ma non della Trinità.